Smetto quando voglio

– CIAO AMORE, BEN TORNATO, COME È STATA LA TUA GIORNATA? IO A LAVORO NON TI DICO, UN CASINO… HAI FAME? IO UN CASINO! HO GIÀ DETTO CASINO? AH SÍ? AHAHA!! VUOI UN CRODINO? UN APERITIVO? TI VA SE MANGIAMO LA PIZZA STASERA? LA ORDINO DA BEPI CHE LA FA BUONA. COME LA VUOI? POMODORINI E BUFALA? SALAMINO E FUNGHI? POI POTREMMO USCIRE UN PO’! GUARDA CHE SERATA! LA NOTTE È PICCOLA COSÌÌÌÌÌ,  TANTO PICCOLINAAAAAAA…
– Domani la restituiamo.
– Co-come?
– Domani la restituiamo.
– No!
– Sì. Con tutte le capsule.
– Non puoi farlo.
– Spostati… Queste le prendo io…
– Fermo! No! Cosa fai! Ridammele! Giù le mani dalle mie capsule! Il mio tessSSoro! No! Le verdi no! Prendi le arancioni! Prendi le arancioni!
– Le prendo tutte.
– Ridammele subito! Ridammele, ridammele, ridammele, ridammele…. vuoi che continui? Guarda che io posso star sveglia a tormentarti per tutta la notte. ENRICO OTTAVO CHI PIÙ RE DI ME, VOGLIO IMPALMAR UNA VEDOVA SCONSOLATAAA…
– Senti, datti una calmata ché più che il tizio di Ghost mi sembri posseduta dal Demonio. Quanti ne hai bevuti oggi?
– … SECONDA STROFA TALE E QUALE ALLA PRIMA…
– Maledetta quella volta che abbiamo comprato la macchinetta per l’espresso.
– ENRICO OTTAVO CHI PIÙ RE DI MEEEEEEEE…