Allora, l’altra sera ridavano “Dirty dancing” in tv…ero lì, divanata e col moccio al naso e così ne ho rivisto un pezzetto, avendo rappresentato, si sa, per noi ragazze nate negli anni ’70 con un naso importante, uno di quei filmetti fatalmente imprescindibili.
Motivo per cui oggi io vorrei spezzare un’unghia a favore della sorella di Baby, perché per tirare Baby fuori dall’angolo è andata a finire che vi ci hanno cacciato la sorella.
Sì perché Baby alla fine vince tutto: amore, sesso, stima del mondo borghese e di quello underground dei balli zozzi, gran finale di quelli da raccontare vita natural durante (“vi ho mai detto di quella volta che Patrick mi sollevò in aria…”, “sììì nonna”). E invece Lisa (così si chiamava la sorella) in un colpo solo: scopre il suo ragazzo a letto con un’altra, sperimenta finalmente l’attenzione del padre per poi riperderla una frazione di secondo dopo, quando Baby si riabilita, canta sul palco come una balena arenata giusto il tempo di essere ricacciata a posto dalla sorella che le ruba la scena, e il tutto senza fare troppe storie. Son cose che fanno pensare. E del resto il mondo è pieno di sorelle così: quelle di Cenerentola, ad esempio, saranno pure state delle grandi stronze, ma erano in fondo delle infelici alle quali la natura aveva riservato poco, eccetto un alluce di dodici centimetri. La verità è che sorellastre non si nasce, ti ci fa diventare la Disney.
E allora coraggio, figlie di uno Sceneggiatore minore che per tutto il film avete dovuto subire la figura ingombrante di una sorella con il fattore x, voi talento lo avete di sicuro: se siete riuscite a prendere la vostra strada nonostante tutto, voi avete spessore, visione, resilienza, magari non siete belle ma sicuramente siete un tipo, voi siete l’innovazione, il pensiero laterale, il lato oscuro, lo scarto con le convenzioni, you are beautiful in every single way, il vostro alluce è la vostra forza, usatelo come timone in caso di avversità. E poi voi avete ciò che le protagoniste non hanno mai: siete in grado di esprimervi!
Sì perché Baby in effetti avrebbero fatto meglio a chiamarla Babel come quel film in cui tutti capiscono cazzi per mazzi. Perché per tutto il tempo non riesce mai a dire l’unica cosa che avrebbe davvero salvato la situazione: “papà, non è stato Johnny-Patrick a mettere incinta la ballerina!”. Sei lì che guardi il film e pensi: dillo santo cielo, dillo! È il momento adesso, dillo, dillo! E invece niente, non ce la fa e tutto alla fine si sistema solo per una botta di culo, che poi è un’altra versione della bacchetta magica della madrina di Cenerentola.
E allora sorelle o sorellastre, madri o matrigne, kate o pippe, princess, queen o drag quenn o quant’altro, uniamoci e… spieghiamoci!
Scarpe strette? Fatene sabot!
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Nessuno metta Lisa in un angolo!
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