Non conta chi sei, nè quanti anni hai, quali obiettivi hai raggiunto nella vita, se di giorno salvi vite umane o vivi d’espedienti, o altri simili irrilevanti aspetti.
La tua casa e le tue abitudini di vita, viste dal punto di vista dei tuoi genitori (e non sempre a torto) sono più o meno queste:
SCARSITÀ DI CIBO
Secondo i tuoi genitori, tu e la tua eventuale famiglia sopravvivete grazie a noccioline da bar, intrise dio solo sa di quanti batteri fecali, e fondi di crodino.
Nel tuo frigo le mozzarelle sono cianotiche, la pentola di fagioli è pronta a farsi esplodere, e il sacchetto di insalata è allo stadio gassoso. Ma si può sempre contare sul latte che è una solida presenza, letteralmente parlando.
Del resto, tocca dire, quando gli eventuali bambini sono invitati dai nonni, non si sa perchè ma mangiano sempre come bestie, rafforzando la tesi che a casa siano costretti alla miseria, e infatti quando li vai a riprendere è tipico dei nonni elencare con entusiasmo tutto ciò che le creature sono state in grado di spazzolare (e c’è sempre il pane e salame nella lista. Mi sbaglio?).
DUBBIA IGIENE
Rispetto agli standard di tua madre casa tua è giusto un filo più pulita di un vagone del treno.
Però dai – puoi sempre dirle – l’aria condizionata almeno non è regolata da quello psicopatico di David Lynch come invece accade nei treni Freccia (per lo meno questa è la mia tesi).
PIANTE ALLA FRUTTA
ma non nel senso che stanno buttando fuori le mele o le pere, nel senso che sono arrivate al limite della sopportazione.
La tua siepe gode di troppa libertà, il tronchetto vive un periodo di infelicità e la pianta grassa è secca (praticamente un ossimoro vivente, ma ancora per poco).
E i tuoi genitori lo sanno, dal momento che di tanto in tanto si presentano a casa tua come una squadra di “Giardini da incubo”, ma più accessoriati.
Alcuni miei amici, mi hanno riferito di padri che saltano la staccionata come il leggendario signore dell’olio Cuore ed entrano direttamente in casa senza preavviso adducendo come scusa che l’ultima volta l’orchidea aveva un che di malinconico. Roba che per lo spavento rischi di farli fuori col posacenere di marmo.
PRANOTERAPEUTA
Tua madre, che stira anche le mutande, non capisce come tu possa stirare i vestiti a mani nude: una rapida lisciatina e via.
Perlomeno io ci riesco, giuro! Col tempo ho imparato a stirare con la sola imposizione delle mani e ormai sono più efficace di una pranoterapeuta di Rete Oscura (volendo sono anche in grado di guarire piccoli raffreddamenti e dolori articolari, tel. a ore pasti).
Poi oh, magari io sono convinta di risultare impeccabile, e invece agli occhi altrui appaio più o meno così:
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Tutto vero! Io oltre a tutto questo devo anche spiegare che il mio lavoro è reale, non me lo sono inventato. Mio padre arriva sempre coi carboidrati complessi e i contatti di gente con cui dovrei parlare per un colloquio. Ciao cara :*
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una volta sì che c’erano lavori veri! 🙂
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