– Che c’è, Caroline?
– Non ho detto niente, Charles.
– Ma ce l’hai scritto sulla lingua.
– Si dice scritto in faccia.
– Avanti sputa il rospo.
– Ok: sono arrabbiata.
– Perché?
– Perchè non mi hai fatto il regalo. Di compleanno. Due anni fa.
– Di nuovo con questa storia? Non ti sembra acqua passata, Caroline? E poi non te ne è mai importato granché di queste cose…
– Invece adesso sì. Mi sto evolvendo Charles, e mi interessano tantissimo tutte queste cose: i piccoli regali romantici (sì, ricordo la puntata in cui mi regalasti un servizio di pentole, ma che razza di regalo è?), le sorprese, i messaggi inaspettati, e perfino i complimenti anche se non ho ancora capito come si deve reagire: si ringrazia? si minimizza? si fa la ola messicana?
Ah, e adoro i gesti simbolici. E i fiori. Lo so che poi li ammazzerò, ma me li merito e li voglio. Per esempio proprio adesso sento l’impellente desiderio di sterminare dei fiori.
– Non fare la melodrammatica, Caroline.
– Mi merito anche di fare la melodrammatica. Mai fatta prima. E di motivi ne ho avuti, eh, ma io sempre a prenderla così, senza farne un dramma. E invece adesso no! Ora ne faccio un bel grosso grasso dramma gipsy. Da oggi si cambia registro, e regista.
Prendi la Donna Bionica, lei gli effetti speciali li pretende. Risultato? fa un saltino di mezzo metro in slow motion e tutti a dire “minchia che prodigio”, tira una scoreggia e tutti a complimentarsi per la potenza propulsiva, poi tende l’orecchio e riesce a sentire gli applausi anche a chilometri di distanza. Giusto per non parlare di Wonder Woman, perché su una che si fa chiamare Donna Miracolosa c’è poco da aggiungere. E io? cosa sono? figlia di uno sceneggiatore minore?
Me meschina, sempre lì a mantenere un profilo basso. Mi dispiace, ma la figlia della serva ha cambiato la sua immagine del profilo: basta foto di piedi, autoritratti di Frida Kahlo e massime di Mafalda. La modesta Caroline Ingalls da adesso si va-lo-riz-za, e smette di essere comprensiva con tutti, a partire da quella stronza della Oleson.
Considerami pure la Daisy Duke della prateria accanto, ma meno grezza. E non fare quella faccia.
Quando mi parte il silurotto, mi parte. Prendila così, caro Charles, e non farne un dramma, conoscevi già, hai detto, gli sproloqui miei di donna…
La signora Oleson,
per chi non se la ricordasse:
Caroline Ingalls ha aggiornato
la sua immagine del profilo:
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