Il faggeto è imbandito, le mani arrossate, il vino è servito. Sediamo accanto, nel crepitio del silenzio, dell’autunno amaranto.
Ci consumiamo a rapidi sorsi, a lunghi sguardi, a piccoli morsi.
Il faggeto è vermiglio, le dita infiammate, di foglie il giaciglio.
Noi due soltanto, attorno foglie, e foglie accanto. Ci amiamo a moti ondosi, a profonde immersioni, a gesti rabbiosi.
È un autunno borgogna, un tempo scarlatto, senza speranza, senza vergogna.
Bellissimo!!! Complimenti 🙂
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Ma grazie 🙂
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