Lui col dito sottolinea il suo profilo, lei con la matita sottolinea le parole.
Talvolta le sottolineature scorrono sulle zone erogene della pagina, altre volte la matita batte dove il cuore duole.
Lei chiude il libro e lo posa a terra, ma prima ci mette un segno (fare l’orecchia a un libro è come fare l’occhiolino a un amante: significa che non finisce qui), lui le afferra con la mano i capelli.
Vieni qui, voltiamo pagina, leggiamoci dentro, sfogliamoci i vestiti, prendiamoci a baci, prendiamoci appunti, sulla pelle lasciamoci scritte.
– Com’è il libro?
– Bello, ha un finale aperto.
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Bellissimo.
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Tesora
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