Avete presente quando dovete preparare i bagagli per le vacanze e invece, piuttosto di quagliare e chiudere quella maledetta valigia, vi mettete a fare robe tipo pulire le fughe delle piastrelle con lo spazzolino elettrico, lustrare i pomelli delle porte con il tonico, spremervi i punti neri sotto la lente d’ingrandimento?
Che trovate cioè urgentissimo fare cose di cui fino al giorno prima non v’importava una beata minchia? (a parte i punti neri).
Che pulite i battiscopa, tirate giù le tende (fissate a lungo fuori dalla finestra), ordinate una pizza, uscite in giardino a strappare le erbacce con le pinzette da sopracciglia (fissate il vuoto immobili un altro po’), rientrate, bevete un martini, mangiate l’oliva, spuntate l’osso, provate vecchi abiti (però, mica male quel vestitino da ballerina alticcia di Las Vegas… chissà perché non l’avete mai messo), poi vi date il rossetto e perché no una passata di eyeliner centenario trovato sul fondo di un cassetto, sfogliate ancestrali album di foto, rileggete vecchie lettere (comunque non era male neanche quel vecchio fidanzato eh, chissà perché vi lasciaste (forse perché eravate in terza media e lui poi si trasferì con i genitori a Cazzano di Tramigna?))
E via così, parentesi dopo parentesi, fino a che arriva mezzanotte, vi è passata tutta la vita davanti, avete chiesto mentalmente scusa per vecchi torti, perdonato per vecchie ferite, rabbrividito per vecchie paure, e niente… vi ritrovate che siete sbronze, vestite da Bette Davis e truccate da Pierrot, e con la valigia ancora tutta da fare.
Avete presente?
Perché non so a voi, ma a me succede.
io che mi aggiro inconcludente per casa .
Ahahah… anch’io sono vittima di questa sindrome… chissà di cosa si tratta? 😀
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oddio non lo so. ma colpisce in tantissimi!
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