La proprietà transitiva nell’amore

Parlando del più e del meno, la figlia di una mia amica se ne è uscita dicendomi che nella loro città (abitiamo distanti), in un ristorante di sushi che a lei piace particolarmente, c’è “un angolo carino, vicino alla vetrata, con un tavolo e due sedie perfetto per te e la mamma“.
Uno spazio vuoto, quindi, che la bambina ha colmato con l’immagine mia e di sua madre, amiche a tal punto da generare quella cosa che chiamerò La proprietà transitiva nell’amore. Secondo la quale se A e B si vogliono bene, e B e C pure, be’ allora quando A nota due sedie vuote in un angolo suggestivo, accade che ci visualizza sopra B e C che mangiano e parlano fitto e ridono.
E a pensarci un attimo, questo è forse uno degli aspetti più alti e meno egoistici dell’amore perché prevede la rappresentazione di una scena in cui la felicità del soggetto amato non è dovuta a noi stessi, ma ad una terza persona, che del resto anche noi finiamo per amare un po’, se tutto quadra, ricambiati.
Ma la proprietà transitiva assume caratteristiche peculiari anche nell’amore passionale, laddove il sentimento per il soggetto amato si estende ai suoi amici, ai suoi luoghi, ai suoi familiari, in alcuni casi persino al suo coniuge, se penso che da qualche parte ho letto l’intervista di una donna che diceva di provare affetto per la moglie del suo amante pur non avendola mai incontrata e anche se ai più questa affermazione poteva sembrare assurda. Ma evidentemente ciò che non divide moltiplica e chi siamo noi per giudicare la matematica dei sentimenti.
Ad ogni modo, tornando al ristorante giappo, l’ho di conseguenza visualizzata anch’io, quella scena, con le due che parlano complici e ridono e si dividono una porzione di uramaki, ché sennò troppi carboidrati, e magari anche un calice di vino, ché un altro a testa è troppo.
Perché la proprietà transitiva nell’amore a quanto pare determina anche questa stranezza, è cioè che le cose che ti smezzi con certe persone valgono doppio, e il risultato è che ti senti perfettamente intero anche se sei mezzo ubriaco.
(Be’ a dire il vero questo significa anche che certe donne hanno la “sindrome della scimmia”, che tra le altre cose le spinge a smangiucchiare dai piatti altrui, ma questo argomento meriterà un post tutto suo…)

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Nella foto frazioni di A B e C

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. Francesca ha detto:

    Meravigliosa tu e la proprietà transitiva e tutte le C del mondo.

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    1. Odette ha detto:

      grazie, che bello

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  2. Tratto d'unione ha detto:

    È l’amicizia, come l’ho sempre pensata e sentita io, che sfiora l’amore

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  3. Pendolante ha detto:

    l’amorosa scelta di essere amiche, una conoscenza profonda, una sintonia unica. In certi momenti rasenta la perfezione

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