La voce dei verbi

Gioca:
voce del verbo giocare,
prima coniugazione,
presente perfetto,
una persona,
bambino singolare,
felice si spera…

A volte guardo mio figlio giocare e mi scopro a fare l’analisi del tempo che sta vivendo (a cosa pensa? è felice?), tento di fissare il presente fugace (diventa grande così in fretta), immagino per lui un futuro libero (semplice non so), ricordo le radici del nostro passato remoto (quando fluttuava nella mia pancia e io ero i confini del suo mondo e lui era nel centro esatto del mio).
E però l’analisi grammaticale che faccio del suo crescere e del mio invecchiare non è sempre corretta, incappo in errori, talvolta veri e propri strafalcioni. Capita che mi do un bel voto, mi assolvo, più spesso invece mi colpevolizzo, a volte chiedo scusa.
La voce del verbo scusarsi viene fuori rotta per sua natura, “perdonami” e “scusa” ci escono incerti, sussurrati, ma la cosa più difficile di tutte è perdonare silenziosamente noi stessi, fare la pace con i nostri limiti.
Però poi alla fine si impara, certe volte anche a fare nuovi errori, più esperti dei primi.
La pelle del verbo imparare esce rotta per sua natura, perché imparare è un verbo di tatto, più che voce ha pelle.
Ché è sempre sulla propria pelle, in fondo e quindi in superficie, che si impara a coniugare la comprensione con l’amore.

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Tratto d'unione ha detto:

    Mi sono commossa ❤

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  2. Pendolante ha detto:

    leggerti mi rincuora e mi commuove

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    1. Odette ha detto:

      che cosa bella ❤️

      Piace a 1 persona

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